giovedì 29 ottobre 2009

Calibrare un Autocollimatore

Nel lavoro che sto facendo ultimamente, mi sono imbattuto nell'uso dell'autocollimatore.
Questo oggetto non è altro che un laser, che spara attraverso un collimatore un facio di luce. Uno specchio rimanda indietro la luce nel laser stesso, che tramite un sistema di beam splitter ci aiuta a vedera quando i due spot sono sovrapposti. In questo caso lo specchio è allineato, altrimenti si deve procedere, tramite regolazioni fini, all'allineamento.
Nella versione moderna , che poi è quella che usiamo noi, il telescopio che espande il laser e che riceve il fascio di ritorno è collegato ad un controller che restituisce l'angolo di tilt in arcoradianti o lo spostamento laterale sul piano focale in micron.
Il problema (una volta capito come funziona) è capire se i numeri che quella scatola ti dà sono veramente micron o arcoradianti o qualcosa altro...da qui il problema della calibrazione. Il procedimento è semplice: girare lo specchio o l'autocollimatore di un angolo noto, misurarlo e leggere il risultato sul display. Se il risultato non torna si calcola il coefficiente di conversione. Ora il problema è che l'autocollimatore è sensibile a tilt dell'ordine del microradiante (tanto poco)e che il suo campo di vista è di 4 mrad...in pratica non ci sono tanti modi per generare angoli così piccoli con precisione nota.
La soluzione è descritta nella presentazione.

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